Cresce la preoccupazione per quel che sarà il destino delle renne: come aiutare gli animali meglio conosciuti come i fedeli aiutanti di Babbo Natale.
Una nuova preoccupazione si presenta al varco sul futuro delle renne. L’aggiornamento, in termini scientifici, proviene dalla Norvegia. Il drastico innalzamento delle temperature si sta manifestando anche nei Paesi considerati i “più freddi” rendendo più difficoltoso l’allevamento di questi meravigliosi esemplari che simboleggiano, sin dai primi anni dell’Ottocento, il Natale. Questi ultime novità sulla questione sono emerse grazie ai risultati di una ricerca pubblicata dalla “Norwegian University of Science and Technology”.
Cresce la preoccupazione per il destino delle renne di Babbo Natale
L’allarme degli allevatori non ha lasciato indifferenti gli studiosi della crisi ambientale, e che lavorano attualmente anche sul fronte delle specie a rischio estinzione. Una di queste ricercatrici, impegnata nel settore dell’allevamento delle renne in Norvegia, ha deciso di lanciare l’allarme pubblicando quelle che saranno le priorità degli allevatori per affrontare la crisi ed evitare ingenti perdite.
Natale è alle porte ma stavolta potrebbe essere più difficile trascorrere una serena settimana bianca all’insegna della spensieratezza sapendo che il nostro Pianeta è esposto quotidianamente e un rischio più alto:
Lo scioglimento dei ghiacciati
L’impossibilità delle renne di attraversare i soliti percorsi stabiliti, così da affrontare al meglio il ciclo delle stagioni, sarebbe il problema principale su cui una ricercatrice norvegese ha deciso di focalizzarsi nella sua tesi di dottorato. Difatti, l’innalzamento delle temperature e il consecutivo scioglimento dei ghiacciai, avrebbe finora dimezzato le possibilità dei fiumi e dei laghi del territorio nazionale di essere percorsi dalle renne in sicurezza.
Un netto cambiamento dei percorsi di migrazione delle renne potrebbe causare dei danni permanenti a quest’attività. Il rischio che questi esemplari corrono è innanzitutto di sprofondare nelle acque gelide di fiumi e laghi a causa della loro fragile superficie ma anche di non poter completare le tappe necessarie alla loro sopravvivenza sul territorio.
Gli sbalzi di temperatura
Un’altra preoccupazione sollevata dalla studiosa ha riguardato la frequenza con cui la temperatura sia ultimamente solita cambiare da un estremo all’altro causando un forte senso di confusione e perdita di orientamento negli animali. La natura delle zone predisposte per l’allevamento delle renne è incline a mutare in pochi giorni. Talvolta con strati di neve che sommergono improvvisamente i luoghi in cui le renne avrebbero dovuto alimentarsi per poi proseguire il loro cammino.
Prevenzione di un rischio imminente
Oltre ai regali di natale per i nostri cuccioli a quattro zampe, gli esperti suggeriscono di alcune soluzioni anche per chi è distante da noi. La crisi climatica riguarda tutti, e pensare che un problema sia lontano e che non ci debba riguardare è il modo più egoista e controproducente di reagire.
Gli allevatori chiedono un sostengo da parte dei governi e delle organizzazioni attive per la salvaguardia dell’ambiente in tutto il mondo. Costringere le renne a un’alimentazione non più naturale oppure rimanere negli stessi luoghi pur di sopravvivere rischierebbe di provocare danni irrimediabili alla loro specie. Le autorità norvegesi, nel frattempo, sembrano aver già risposto positivamente alla sollecitazione.