Cibo ad animali selvatici, errori da non commettere: le nuove linee guida

Le nuove linee guida per il rispetto della fauna selvatica segnalano gli errori da non commettere per preservare il loro benessere: il primo esempio riguarda il cibo agli animali selvatici. 

La volpe rossa tra gli animali selvatici
La volpe rossa (Pixabay Alexas_Fotos – News.cani.it)

Dai più piccoli ai più grandi esemplari, gli animali selvatici che vivono all’interno delle zone boschive della nostra penisola rappresentano ancora oggi una categoria ad alto rischio. Perché= Le norme entrate in vigore nel lontano 1992 sono state sicuramente uno dei primi interventi messi in atto da parte dello Stato per poter agire il più possibile  ad ampio raggio, per poter garantire la salvaguardia della fauna selvatica. Ma – come sostengono gli esperti – seguire il loro progressivo aggiornamento è altrettanto fondamentale.

Animali selvatici, quali errori da non commettere: linee guida sul cibo e conservazione delle specie

Oltre al divieto di commercio, importazione e conservazione della fauna selvatica, la legge ha introdotto alcuni aggiornamenti che riguardano più da vicino le questioni legate al turismo di massa nella penisola. E, dunque, alle relative problematiche inerenti ad alcuni comportamenti rivelatisi dannosi – nel corso degli ultimi anni – per le specie a rischio. Queste abitudini verrebbero sempre più spesso confuse con un sentimento d’amore per gli stessi animali.

Pettirosso su un ramo tra gli animali selvatici con le ali
Il pettirosso (Pixabay EvgeniT – News.cani.it)

Dare del cibo ad animali selvatici come la volpe rossa, i ricci, i cinghiali o addirittura gli orsi, i gufi e i pettirossi – e questi ultimi sono soltanto alcuni esempi – può rappresentare un latente pericoloso per queste specie. Gli animali selvatici sono dotati infatti di un istinto di sopravvivenza che permette a loro di nutrirsi autonomamente. La consolidata abitudine umana di dare regolamento del cibo a queste specie potrebbe far indebolire indebolire questa loro innata capacità.

Fornire del cibo alla fauna selvatica credendo di agevolarla nella sua ricerca non è un supporto ma una proposta di negare il loro essere. Rendere dipendente dagli esseri umani un animale appartenente alla fauna selvatica significa nient’altro che esporre quest’ultimo ad alto rischio. Poiché quando gli umani si allontaneranno dai loro habitat prediletti, gli esemplari della fauna selvatica avranno sviluppato una dipendenza dalle loro non richieste preoccupazioni. Un paradosso? No, la dura verità. Per amare davvero gli animali bisogna conoscerli e non lasciarsi prendere la mano a facili costumi.

Animali selvatici: preservare il loro essere è il primo gesto d’amore

Il recente caso di un orso in pericolo durante la bassa stagione ha mostrato – nel frattempo – come le associazioni animaliste in Italia siano quotidianamente a lavoro sul territorio per preservare il benessere di questi animali nel modo più giusto. Al termine dei festeggiamenti dei volontari per il recupero in sicurezza dell’orsetto si è parlato anche dell’addomesticamento delle volpi e dell’allontanamento di altri esemplari della fauna selvatica dai loro habitat di riferimento.

Un cucciolo di orso tra altri animali selvatici
Un piccolo orso (Pixabay thepoorphotographer – News.cani.it)

Una delle ultime tendenze segnalate come pericolose dalle associazioni ambientaliste riguarda i social network. Alcuni episodi in rete avrebbero dimostrato come la mancanza di consapevolezza nei confronti del mondo della fauna selvatica abbia permesso ad alcune persone di sentirsi libere di decidere autonomamente per il benessere di questi animali, talvolta incitando a una sempre più frequente egoistica appropriazione.

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