La tragica verità dietro l’abbandono. I padroni non sono in grado di…

Il numero di cani e gatti lasciati a loro stessi non accenna a calare: ma quali sono i veri motivi che si celano dietro l’abbandono?

Il fenomeno dell’abbandono è da sempre uno dei più combattuti da animalisti e volontari in tutta Italia tuttavia, nonostante l’estremo impegno e forza impiegate per contrastarlo, continua a regnare indiscusso in moltissimi territori del nostro Paese. Qual è però il vero motivo che spinge la gente a questa terribile pratica?

abbandono cani
Foto da Canva

Abbandonare un animale è un gesto che in moltissimi condannano, ritenendolo ignobile e disumano: ma perché, nonostante tanta sensibilizzazione al tema da parte di esperti del settore e non, molte persone continuano a commettere lo stesso gravissimo errore?

A fornire una testimonianza in merito a Il Resto del Carlino è Maria Adinolfi, presidente dell’associazione Arca 2005 odv. La donna, tra le altre cose, gestisce il canile di Cervia e ha espresso un suo parere sulla situazione abbandoni sulla base delle evidenze riscontrate nell’ultimo anno.

Ecco cosa ha dichiarato…

Perché si abbandona un animale? La testimonianza

L’intervistata ha sicuramente posto l’accento su una situazione importante, che si verifica ogni anno durante le feste di Natale e a cui si dovrebbe al più presto far fronte, ovvero l’aumento esponenziale di fuggitivi per via di botti e petardi, che li fanno spaventare…

cane abbandonato
Foto da Canva

Il numero di pelosetti in canile, per il resto, è rimasto invariato. A Cervia nello specifico, per fortuna, è stato ultimamente disposto un impianto di raffreddamento/riscaldamento per giovare soprattutto ai cagnolini più anziani o che soffrono di particolari patologie.

Ma come mai la situazione non accenna a migliorare in queste strutture? Nell’ultimo periodo, per quanto i numeri siano rimasti pressocchè invariati, il trend è decisamente cambiato rispetto agli scorsi anni.

In canile non sono più tanto presenti meticci privi di microchip, ma cani oggetto di rinuncia di proprietà da parte di padroni che, nel tempo o per difficoltà economiche, hanno capito di non essere in grado di tenerli e gestirli.

Questo rende il percorso di riadozione ancora più complicato: molti 4 zampe, infatti, sono stati anche oggetto di cattiva gestione ed arrivano in canile con la nomea di “morsicatori” o aggressivi.

Da qui, dunque, ne deriva un percorso di rieducazione comportamentale che rende la possibilità di questi cani di rifarsi una nuova vita ancora più lenta e tortuosa. Una situazione che, si spera, possa rientrare il più presto possibile.

Che ne pensi? Ti aspettavi una motivazione simile?

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