Mai più cani in catene. La fine della barbarie. Multe salate

Sempre più territori d’Italia sposano la causa del combattere l’utilizzo della catena per legare i cani: ecco cosa è stato deciso in Trentino

Finalmente quel che in molti hanno sempre desiderato è diventato realtà: chiunque dovesse tenere il proprio cane legato con una catena potrebbe incorrere in multe salatissime! La decisione è stata presa in Trentino Alto Adige, ma sempre più Regioni italiane stanno rifuggendo e vietando questa tristissima pratica…

cane catena
Foto da canva

Tenere il cane legato alla catena è considerato al pari di un maltrattamento e i motivi non sono così difficili da intuire. Intanto, non è umano tenere un cane fermo in uno stessa area per così tanto tempo.

Non solo per questioni “fisiologiche”, ma anche in quanto le condizioni climatiche avverse non gli consentirebbero di spostarsi all’occorrenza per ripararsi o riscaldarsi. O al contrario, se fa molto caldo, la ciotola con l’ acqua può diventare calda o rovesciarsi.

Senza parlare dei comportamenti scorretti che un cane può sviluppare alla catena: aggressività, autolesionismo, iperattività per mancanza di attività fisica e via dicendo…

Cani in catene: la decisione in Trentino

E queste sono solo alcune delle problematiche che possono insorgere nel decidere di legare il proprio cane alla catena. Per fortuna, numerose Regioni italiane hanno preso posizione netta in tal senso. L’ultima è stata proprio il Trentino Alto Adige: ecco cosa è stato stabilito…

cane catena
foto da canva

Ebbene sì, da adesso in poi anche in Trentino che tiene il cane o un altro animale d’affezione alla catena potrebbe incorrere in una sanzione molto salata: potrebbe, infatti, oscillare tra i 400 agli 800 euro.

A meno che, quindi, non vi siano delle ragioni inequivocabili legate a sanità e sicurezza, non sarà più possibile tenere il proprio animale legato alla catena se non si vuole incappare seri provvedimenti.

La proposta è diventata legge con l’approvazione in Consiglio provinciale a Trento (20 sì e 9 astensioni) ed è nata grazie al consigliere provinciale Claudio Cia di Fratelli d’Italia. Dopodiché è diventata un Ddl di Giunta che varia la legge provinciale del 2012 sugli animali d’affezione, che già si occupava della tematica ma non prevedeva multe.

Che ne pensi di questa decisione? Dovrebbe essere estesa a tante altre Regioni d’Italia?

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